OECD Rural Policy Reviews, Italy 2009
OECD's comprehensive review of rural policy in Italy. On average, rural regions in Italy have some of the highest GDP per capita among the OECD countries, yet unexploited potential remains. This analysis of rural Italy reveals heterogeneous economic conditions, an increasing elderly population and a diminished focus on environmental concerns. This suggests the need for a broader rural policy approach that reflects the changing demands upon rural resources and that considers other aspects of rurality including health, education and quality of life.
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Sintesi del Rapporto OCSE sulla Politica Rurale dell'Italia
Il PIL pro capite delle « aree prevalentemente rurali » (APR) Italiane è, in media, tra i più alti tra le APR dell’OCSE. Per esempio, le province di Aosta e Belluno, le più ricche APR del Paese, si collocano rispettivamente al terzo e settimo posto tra le APR dell’OCSE in termini di PIL pro capite. La buona performance dell’Italia rurale potrebbe dipendere dal fatto che il Paese è densamente popolato e le aree rurali sono ben connesse con network di città medie e piccole. L’Italia, in effetti, è uno dei paesi meno rurali dell’OCSE. I dati mostrano anche che c’è una correlazione positiva tra il numero di addetti nei settori manifatturiero e terziario, grandezze usate come « proxy » della diversificazione economica e il livello del PIL pro capite nel 2003. La diversificazione economica moltiplica le opportunità di impiego nelle aree rurali. Le APR hanno, in media, bassi tassi di disoccupazione, in alcuni casi inferiori a quelli delle aree urbane. Nelle province di Belluno e Aosta il tasso di disoccupazione è al di sotto del 5%, mentre nella provincia di Siena, il tasso di disoccupazione è al di sotto del 3%.
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