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OECD Multilingual Summaries

How's Life in Your Region?

Measuring Regional and Local Well-being for Policy Making

Summary in Italian

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La pubblicazione è disponibile all’indirizzo:
10.1787/9789264217416-en

Com’è la vita nella tua regione?

Misurare il benessere a livello regionale e locale per orientare le decisioni

Sintesi in italiano

Ciascuno di noi ambisce a una vita piacevole nella località in cui vive. La misurazione dell’esperienza di vita quotidiana a livello locale è più complicata, ma più comprensibile rispetto a una media calcolata a livello nazionale. Un quadro completo dell’economia e della società deve includere la valutazione individuale delle condizioni di vita nel luogo stesso in cui le persone vivono, come queste si comportano quando le loro aspettative non sono soddisfatte e in quale modo i servizi locali contribuiscono a migliori opportunità di lavoro e a una vita più sana. Gli indicatori regionali di benessere servono a comprendere se la ripresa economica e la prosperità significano condizioni di vita migliori per tutti.

Gli indicatori di benessere possono essere utilizzati dalle regioni a numerosi fini, a seconda delle loro specifiche priorità ed esigenze. Gli indicatori servono a individuare i punti di forza e di debolezza regionali, a monitorare i risultati in materia di benessere e compararli con quelli di altre località. Gli indicatori possono anche aiutare ad accrescere la consapevolezza riguardo a specifiche problematiche in materia di benessere. Infine, tali indicatori possono orientare una definizione della gerarchia delle priorità che tenga conto delle questioni che i cittadini considerano più importanti.

Un quadro di riferimento fondato su nove dimensioni per misurare il benessere a livello regionale

Lo studio dell’OCSE intitolato “How’s Life in Your Region?” propone un quadro concettuale per misurare il benessere della popolazione a livello regionale. Tale quadro collega la misurazione del benessere alla coerenza ed efficacia dell’azione pubblica, esaminando nove dimensioni che influiscono sulle condizioni materiali delle persone (reddito, lavoro e abitazioni) e sulla loro qualità di vita (salute, istruzione, ambiente, sicurezza, accesso ai servizi e impegno civico). Queste nove dimensioni di analisi sono basate sulle caratteristiche individuali e dei territori, sono misurate attraverso i risultati ottenuti, ad esempio la speranza di vita alla nascita, piuttosto che gli input necessari per ottenerli, ad esempio spese per la salute.

La misurazione di queste nove dimensioni, attraverso una serie d’indicatori comparabili in 362 regioni dei 34 Paesi dell’OCSE, mostra che i risultati del benessere si materializzano in modo molto diverso secondo le località. Le differenze di risultato nella misurazione del benessere sono spesso maggiori tra regioni di uno stesso Paese rispetto alle differenze tra Paesi diversi. Per esempio, la disparità nel livello d’istruzione della forza lavoro tra i Paesi Baschi e l’Andalusia è paragonabile alla differenza tra Spagna e Svezia. Tali disparità regionali possono aumentare i costi del welfare (previdenza e sicurezza sociale), compromettere la coesione sociale e avere un impatto sulla performance nazionale. I Paesi con più ampie disparità regionali nel settore dell’occupazione, dell’istruzione e dell’accesso a servizi registrano inoltre livelli di benessere inferiori a livello nazionale.

Un migliore equilibrio degli esiti riguardo al benessere migliora la resilienza regionale.

Una distribuzione più equa dei risultati in materia di benessere può influenzare la vita delle persone e potrebbe svolgere un ruolo nel migliorare la resilienza regionale. Le regioni con minori diseguaglianze di reddito hanno registrato in media tassi di crescita del prodotto interno lordo (PIL) pro capite relativamente più elevati nel corso degli ultimi dieci anni, e in particolare dopo la crisi economica. Tuttavia, la media dei risultati del benessere nelle regioni e la loro distribuzione fa registrare variazioni significative. Nuovi dati sulla disuguaglianza di reddito a livello subnazionale, per esempio, mostrano che le disuguaglianze di reddito sono mediamente più elevate nelle grandi città.

Le regioni hanno diverse capacità per modificare i propri risultati in materia di benessere nel lungo periodo e differenti possibilità d’intervento sulle diverse dimensioni del benessere. Mentre i risultati in materia di occupazione possono cambiare in pochi anni, altre dimensioni, come la sicurezza e l’istruzione, richiedono investimenti a più lungo termine. Per esempio, più dell’80% delle regioni dell’area dell’OCSE che si collocano nel quintile inferiore per la sicurezza e il 90% delle regioni che, nel 2000, si sono collocate nel quintile inferiore per l’istruzione, sono rimaste nella stessa posizione nel 2013.

Il quadro di riferimento regionale per il benessere evidenzia che le diverse dimensioni del benessere possono vicendevolmente ostacolarsi o rafforzarsi. Dar conto degli aspetti complementari e delle compensazioni tra le diverse dimensioni del benessere è utile per migliorare la coerenza dell’azione pubblica. I cittadini possono influenzare la formulazione e l’attuazione del pacchetto di misure dell’azione pubblica attraverso la qualità della governance e delle istituzioni locali.

Orientamenti per attuare una strategia di benessere a livello regionale.

Le regioni e le città che vogliono adottare una strategia di benessere per migliorare le attuali condizioni di vita e future opportunità dei loro cittadini dovrebbero prendere in considerazione i seguenti passi:

  • Tramutare obiettivi di benessere in indicatori rilevanti per l’azione pubblica. La misurazione del benessere regionale deve essere chiaramente legata agli obiettivi di politica regionale coerenti tra ii diversi livelli di governo.
  • Selezionare gli indicatori. La scelta degli indicatori deve avvenire attraverso deliberazione pubblica in modo che gli indicatori riflettano le priorità e risorse locali, come evidenziato nel quadro di riferimento dell’OCSE per la valutazione del benessere a livello regionale).
  • Individuare i punti di riferimento iniziali e i risultati attesi. La definizione di un punto di riferimento iniziale chiaro e di una serie di obiettivi da realizzare è utile per inquadrare l’azione pubblica in un percorso trasparente e con tappe intermedie.
  • Monitorare i progressi e valutare il potenziale dei diversi luoghi. Gli indicatori regionali di benessere offrono uno strumento per comprendere i cambiamenti nel tempo e per individuare le specifiche risorse per lo sviluppo nelle diverse comunità.
  • Incoraggiare l’impegno dei cittadini e rafforzare la comunicazione dei risultati. Il coinvolgimento dei cittadini sin dai primi passi è necessario per dare slancio all’attuazione, facilitare gli aggiustamenti in corso, accrescere la fiducia, e il senso di responsabilità degli attori pubblici.

© OECD

Traduzione a cura della Sezione linguistica italiana.

La riproduzione della presente sintesi è autorizzata sotto riserva della menzione del Copyright OCSE e del titolo della pubblicazione originale.

Le sintesi sono traduzioni di stralci di pubblicazioni dell’OCSE i cui titoli originali sono in francese o in inglese.

Sono disponibili gratuitamente presso la libreria online dell’OCSE sul sito www.oecd.org/bookshop

Per maggiori informazioni contattare l’Unità dei Diritti e Traduzioni, Direzione Affari Pubblici e Comunicazione [email protected] Fax: +33 (0)1 45 24 99 30.

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OECD

Il testo integrale in lingua inglese è disponibile online sul sito OECD iLibrary!

© OECD (2014), How's Life in Your Region?: Measuring Regional and Local Well-being for Policy Making, OECD Publishing.
doi: 10.1787/9789264217416-en

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