L'edizione 2024 del Rapporto dell'OCSE sulle tendenze della concorrenza mette in evidenza le tendenze rilevate nell'anno 2022, a livello mondiale, nell'applicazione delle norme sulla concorrenza, basando la sua analisi su 77 giurisdizioni. Come nelle precedenti edizioni, il Rapporto di quest'anno mette a confronto diverse regioni geografiche e individua le tendenze delineatesi nel tempo. Le analisi si concentrano sulle risorse di cui dispongono le autorità garanti della concorrenza e sulla loro attività di applicazione in relazione ai cartelli, ai casi di abuso di posizione dominante, nonché sulle loro iniziative di promozione della concorrenza. Inoltre, l'edizione di quest'anno comprende un capitolo tematico sul controllo delle fusioni, che fornisce per la prima volta un'analisi disaggregata delle giurisdizioni partecipanti ed esamina tutti i casi di divieto di fusione avvenuti tra il 2015 e il 2022.
Tendenze dell'OCSE sulla concorrenza 2024

Abstract
Executive Summary
Il presente rapporto si concentra sui principali sviluppi nell'applicazione delle norme sulla concorrenza a livello mondiale nel 2022. La banca dati CompStats dell'OCSE comprende attualmente i dati raccolti negli ultimi otto anni provenienti da 77 giurisdizioni. Sul sito web della pubblicazione OECD Competition Trends (Tendenze dell'OCSE sulla concorrenza) è disponibile un file Excel recante una serie completa di grafici che copre tutti gli indicatori relativi all'applicazione delle norme in materia di concorrenza, vale a dire tutti gli indicatori riguardanti tutti gli anni (2015‑22).
Il rapporto si articola in tre capitoli. Il capitolo 1 fornisce una breve panoramica dell'applicazione delle norme in materia di concorrenza nelle giurisdizioni partecipanti. Il capitolo 2 descrive i principali sviluppi avvenuti nel 2022 rispetto al 2021 per quanto riguarda le risorse, i cartelli e l'abuso di posizioni dominanti e le attività di promozione della concorrenza. Il capitolo 3 presenta un'analisi più dettagliata e approfondita dei dati e delle tendenze in materia di controllo delle fusioni, compreso un esame di tutti i divieti di fusione tra il 2015 e il 2022.
Principali sviluppi nel 2022
Copy link to Principali sviluppi nel 2022Il capitolo illustra i principali sviluppi registrati nel 2022 per quanto riguarda le risorse, il contrasto ai cartelli, l'abuso di posizioni dominanti e le attività di promozione della concorrenza. Il controllo delle fusioni è trattato in un capitolo specificamente dedicato all'argomento.
Risorse
Il numero di effettivi impiegati dalle autorità per la concorrenza continua ad aumentare – Nel 2022 è proseguita la crescita del personale addetto alla concorrenza, sebbene sia stata più contenuta rispetto al 2021. Il numero medio di addetti alla concorrenza per autorità competente in materia era pari a 130, in aumento rispetto ai 125 del 2021 e notevolmente superiore ai 118 del 2020. Si è registrato un aumento in tutte le regioni, ad eccezione dell'Asia-Pacifico. Il numero medio di addetti alla concorrenza è aumentato ogni anno dal 2015 al 2022.
Il bilancio nominale delle autorità per la concorrenza è aumentato, mentre quello reale è diminuito — Il bilancio medio nominale per la concorrenza è aumentato in tutte le regioni ad eccezione dell'Asia-Pacifico. L'aumento più elevato (18,1 % rispetto al 2021) è stato registrato dalle giurisdizioni non appartenenti all'OCSE, principalmente in due di esse. Tuttavia, il bilancio medio reale per la concorrenza è diminuito in tutte le regioni. Tale evoluzione può condurre a ritenere che il notevole aumento del tasso di crescita annuo del bilancio nominale delle autorità garanti della concorrenza (10 %) registrato nel 2022 in tutte le giurisdizioni sia stato principalmente dovuto all'inflazione, visto che il bilancio reale ha subito una contrazione (-2,6 %).
Contrasto ai cartelli
Per la prima volta dal 2015, le richieste di trattamento favorevole sono aumentate in tutte le regioni – Per la prima volta dal 2015, quando l'OCSE ha iniziato a raccogliere dati statistici sulla concorrenza, il numero totale di domande di trattamento favorevole è aumentato in tutte le regioni, invertendo la precedente tendenza al ribasso. Il numero totale di domande di trattamento favorevole è passato da 201 nel 2021 a 248 nel 2022, con un tasso di crescita annuo pari al 23,4 %. La tendenza al rialzo è iniziata nel 2021 in Europa, proseguendo nel 2022, accompagnata da un aumento in tutte le regioni.
Le istruttorie d'ufficio relative ai cartelli hanno registrato un aumento del 19,3 % — La media del numero di indagini d'ufficio condotte relativamente ai cartelli è salita a 8,4 nel 2022 (con una crescita annua del 19,3 %), ponendo fine al calo costante osservato a partire dal 2016, quando tale valore ha iniziato a scendere da 14,7 a 7,1 nel 2021.
Il numero di ispezioni effettuate è rimasto stabile — Nel 2022, il numero medio di perquisizioni effettuate sui cartelli è rimasto stabile (con una media per tutte le giurisdizioni pari a 3,6 nel 2022, identica a quella del 2021), in lieve aumento nelle Americhe e in Europa, mentre in calo nelle regioni Asia-Pacifico e MOA (Medio Oriente e Africa). Nel 2020 si era registrato un calo significativo in tutte le regioni, dovuto principalmente alle misure di confinamento legate alla pandemia da COVID-19.
È stato registrato un calo nel numero delle decisioni sui cartelli, soprattutto in Europa — Nel 2022 si è verificato un calo del numero medio di decisioni in materia di cartelli in Europa e nella regione MOA, mentre le regioni delle Americhe e dell'Asia Pacifico hanno riportato un incremento. Il valore medio per tutte le giurisdizioni è sceso da 6,8 nel 2021 a 6,3 nel 2022. La riduzione più significativa è stata registrata nelle giurisdizioni europee non appartenenti all'OCSE, dove la diminuzione annuale delle decisioni in materia di cartelli è stata di circa il 41 %. Si delineano due possibili spiegazioni del calo delle decisioni inerenti ai cartelli: la diminuzione delle istruttorie d'ufficio tra il 2016 e il 2021 (compreso il calo delle indagini dovuto al Covid nel periodo 2020-2021) e la costante riduzione delle domande di trattamento favorevole a partire dal 2015.
Le decisioni in materia di turbative d'asta ad opera dei cartelli sono aumentate del 9,7 % — Tra il 2021 e il 2022 si è registrato un aumento dei casi di turbativa d'asta (i soli due anni per i quali esistono dati nel CompStats dell'OCSE relativamente alle decisioni sulle turbative d'asta), ossia da 154 a 169. Nel 2022 il numero medio di decisioni in materia di turbativa d'asta in tutte le giurisdizioni è aumentato del 9,7 %. Espresse come percentuale di tutte le decisioni relative ai cartelli, le decisioni sulle turbative d'asta in tutte le giurisdizioni sono aumentate dal 32 % nel 2021 al 38 % nel 2022, malgrado alcune differenze a livello regionale. Nel 2022, la regione che ha registrato la percentuale più elevata di decisioni in materia di cartelli è stata quella del Medio Oriente e Africa, con il 40 %.
I settori che hanno registrato il maggior numero di decisioni inerenti ai cartelli nel 2022 sono stati il settore manifatturiero, l'edilizia e il commercio all'ingrosso – In base al numero totale di decisioni relative ai cartelli, i primi dieci settori della classifica sono rimasti invariati rispetto al 2021. Nel 2022, il settore manifatturiero, l'edilizia e il commercio all'ingrosso erano ancora i tre settori maggiormente interessati da decisioni in materia di cartelli. Tuttavia, essi rappresentavano solo il 44 % di tutte le decisioni in materia di cartelli nel 2022, in calo rispetto al 48 % del 2021. Il settore agricoltura, silvicoltura, pesca e caccia ha registrato la crescita maggiore di casi, con il 7 % del totale nel 2022 (in aumento rispetto al solo 2,4 % del 2021).
Il numero di casi di cartelli conclusi con "settlement" è diminuito, in particolare nella regione MOA — Il numero medio di casi di cartelli che si sono conclusi con settlement è stato relativamente stabile nel 2022, sebbene con alcune differenze a livello regionale. In particolare, nella regione MOA, il valore medio di casi di cartelli conclusi tramite accordi è diminuito da 4,3 a 2,9.
Contrasto all'abuso di posizione dominante
Il numero di istruttorie sui casi di abuso di posizione dominante è diminuito in 50 giurisdizioni – Il numero medio di indagini sull'abuso di posizione dominante avviate dalle autorità garanti per la concorrenza è diminuito in tutte le regioni, ad eccezione della regione Medio Oriente e Africa. Nell'82 % dei casi (50 su 63 giurisdizioni con dati pertinenti per tutti gli anni), il numero di indagini è diminuito o è rimasto invariato. Il numero medio di indagini avviate è sceso da 5,6 nel 2021 a 4,2 nel 2022 in tutte le giurisdizioni, con un calo pari a circa il 25 %.
Prosegue il calo del numero di decisioni in materia di abusi di posizione dominante – Il numero medio di decisioni in materia di abusi di posizione dominante per giurisdizione è leggermente diminuito nel complesso, passando da 2 nel 2021 a 1,5 nel 2022. Tale evoluzione si iscrive nella lenta tendenza al ribasso che ha caratterizzato il periodo considerato, con un valore medio in calo da 2,4 decisioni in materia di abusi di posizione dominante per giurisdizione nel 2015 a 1,5 nel 2022. Malgrado l'aumento osservato nel 2021, si è registrata una notevole diminuzione del numero di decisioni in materia di abusi di posizione dominante sia nelle giurisdizioni della zona OCSE che in quelle non appartenenti all'OCSE, tornando ai livelli del 2020.
I settori in cui è stato rilevato il numero più elevato di decisioni in materia di abusi di posizione dominante nel 2020 sono il settore manifatturiero, quello dei trasporti e del magazzinaggio e quello dell'informazione – Nel 2022, i settori che hanno occupato i primi 10 posti della classifica, in base al numero complessivo di decisioni in materia di abusi di posizione dominante erano simili a quelli del 2021. Il settore manifatturiero, quello dei trasporti e del magazzinaggio e quello dell'informazione sono rimasti i primi tre settori a registrare il maggior numero di decisioni in materia di abusi di posizione dominante nel 2022, pari al 47 % delle decisioni totali.
Il numero di accordi e impegni nei casi di abusi di posizione dominante è diminuito in particolare nelle Americhe – Il numero medio di casi di abuso di posizione dominante che si sono conclusi con un accordo, con un patteggiamento, una procedura di impegno o un altro tipo di procedura negoziata/consensuale ha subito un lieve calo nel 2022, principalmente grazie ai valori registrati per le Americhe, mentre il ricorso a tali strumenti è aumentato in altre regioni, quali l'Europa e il Medio Oriente e Africa.
Sanzioni
Le sanzioni comminate dalle autorità garanti della concorrenza sono diminuite nel 2022– Nel 2022 si è registrata una diminuzione delle sanzioni inflitte per i casi sia di cartelli che di abusi di posizione dominante. Il valore medio dell'ammenda inflitta per giurisdizione in relazione all'abuso di posizione dominante è diminuito del 52 %, passando da 42,5 milioni di euro nel 2021 a 20,4 milioni di euro nel 2022. Il valore medio dell'ammenda inflitta per giurisdizione in relazione ai cartelli è diminuito del 45 %, passando da 89,8 milioni di euro nel 2021 a 49,5 milioni di euro nel 2022.
Promozione della concorrenza
Il numero di indagini di mercato effettuati è aumentato nella regione Asia-Pacifico – Il numero medio di indagini di mercato per giurisdizione è rimasto relativamente stabile in tutte le regioni, ad eccezione dell'Asia-Pacifico, dove è aumentato considerevolmente (da 3,2 nel 2021 a 5,4 nel 2022).
Analisi approfondita: tendenze nel controllo delle fusioni
Copy link to Analisi approfondita: tendenze nel controllo delle fusioniCiascuna edizione della pubblicazione "OECD Competition Trends" (Tendenze dell'OCSE sulla concorrenza) comprende un capitolo che tratta un determinato argomento in modo più dettagliato. L'edizione di quest'anno è incentrata sul controllo delle fusioni.
Nel 2022, il numero di notifiche relative a fusioni è diminuito – Nel 2022 si è registrato un calo del numero complessivo di notifiche di fusioni dovuto principalmente a un calo nelle giurisdizioni dell'OCSE. Nello stesso anno, il numero di notifiche di fusioni nelle giurisdizioni non appartenenti all'OCSE ha continuato ad aumentare, sebbene a un ritmo più moderato rispetto al 2021.
Nelle giurisdizioni dell'OCSE, il tasso di intervento sulle fusioni ha subito un notevole incremento – Contrariamente a quanto accaduto nel 2021, nel 2022 si è registrato un aumento considerevole del tasso di intervento sulle fusioni, ossia il numero di operazioni in cui le autorità garanti della concorrenza sono intervenute, imponendo un divieto alla fusione o autorizzandola a determinate condizioni. Tale incremento è in gran parte riconducibile alle giurisdizioni dell'OCSE, mentre si è osservato un lieve calo in quelle non appartenenti all'Organizzazione.
Le autorità garanti della concorrenza hanno approvato un maggior numero di fusioni con rimedi – L'incremento del tasso di intervento complessivo verificatosi nel 2022 è stato determinato principalmente da un maggiore impiego dei rimedi (che è aumentato di oltre il 55 %), mentre i divieti e i ritiri dalle fusioni sono rimasti relativamente stabili.
I divieti si concentrano in alcune giurisdizioni – Le cinque giurisdizioni con il maggior numero di divieti rappresentano il 54 % di tutti i divieti imposti nel periodo compreso tra il 2015 e il 2022 (116 su 216 divieti). Tra queste figurano il Sud Africa, gli Stati Uniti, il Regno Unito, Israele e l'Unione europea.
Le teorie orizzontali relative agli effetti anticoncorrenziali sono le più comuni nelle decisioni di divieto – Le teorie orizzontali sugli effetti anticoncorrenziali costituiscono la grande maggioranza delle decisioni sui divieti di fusione. La maggior parte di queste sono orizzontali unilaterali, mentre le teorie orizzontali coordinate sono simili, in termini di numero, alle teorie verticali sugli effetti anticoncorrenziali. Le teorie sugli effetti anticoncorrenziali relative alle fusioni conglomerate e a quelle di interesse pubblico risultano trascurabili nelle decisioni di divieto di fusione.
I settori in cui è stata registrata la maggior parte dei divieti tra il 2015 e il 2022 sono stati il manifatturiero, il commercio al dettaglio e quello dei trasporti e del magazzinaggio– I divieti sono più diffusi nei settori tipicamente caratterizzati da prodotti omogenei e in cui possono esservi rischi più elevati di sovrapposizione orizzontale, come il settore manifatturiero, il commercio al dettaglio e i trasporti e il magazzinaggio.