1887

OECD Multilingual Summaries

OECD Science, Technology and Innovation Outlook 2018

Summary in Italian

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La pubblicazione è disponibile all’indirizzo:
10.1787/sti_in_outlook-2018-en

Prospettive dell’OCSE sulla Scienza, tecnologia e sull’innovazione 2018

Sintesi in italiano

Le attività per la scienza, la tecnologia e l’innovazione (STI) stanno affrontando numerosi fattori destabilizzanti, di cambiamento. Questi comprendono: il rallentamento della produttività, nel contesto di un rapido invecchiamento demografico; gli impatti del cambiamento climatico, con la necessità di mitigazione e di adattamento; la globalizzazione e il ruolo crescente delle economie emergenti. Tali fattori creano opportunità e sfide per la scienza, la tecnologia e l’innovazione (STI). Essi condizionano le aspettative della società a riguardo e incidono sulle stesse modalità con le quali le attività di STI sono eseguite. Molti fattori contribuiscono a far emergere le “grandi sfide della società”, per esempio, per quanto riguarda l’invecchiamento in buone condizioni di salute, l’energia pulita e la sicurezza alimentare. Tali sfide sono considerate negli Obiettivi di sviluppo sostenibile (OSS), che appaiono sempre più importanti nelle agende politiche per la scienza, la tecnologia e l’innovazione (STI).

I progressi scientifici e tecnologici possono attenuare molte di queste sfide, a condizione che siano gestiti in modo adeguato e utilizzati unitamente a politiche di riforma e di innovazione sociale. L’editing genetico potrebbe rivoluzionare le terapie mediche di oggi, i nanomateriali e le bio‑batterie potrebbero fornire nuove soluzioni di energia pulita e l’intelligenza artificiale (IA) potrebbe diventare “il principale strumento di scoperta farmacologica” del prossimo decennio.

Tuttavia, sebbene le nuove tecnologie come l’IA e l’editing genetico offrano grandi opportunità, esse potrebbero altresì generare notevoli danni. Prevenire, correggere o mitigare i loro effetti negativi è diventato più importante – ancor più difficile, poiché la stessa tecnologia è diventata maggiormente complessa e diffusa. La rapidità e l’incertezza del cambiamento tecnologico spingono i decisori ad esercitare un controllo sulle tecnologie emergenti.

I Governi devono diventare più pronti, più reattivi, più aperti alla partecipazione degli stakeholder e devono essere meglio informati. Alcuni Governi stanno già sperimentando nuovi approcci di previsione e di partecipazione, ai fini della progettazione delle politiche pubbliche e della loro attuazione; tali pratiche, tuttavia, devono ancora essere ampiamente adottate nell’ambito delle politiche di STI.

La digitalizzazione sta modificando le pratiche della scienza e dell’innovazione

La digitalizzazione sta trasformando i processi di innovazione, riducendo i costi di produzione, promuovendo l’innovazione collaborativa e aperta, rendendo indistinte innovazione della produzione o dei servizi e, in generale, sta accelerando i cicli di innovazione. I dati sono diventati uno dei principali input per le attività innovative e molte innovazioni sono incorporate nei software e nei dati. Questo incide sulle misure di sostegno all’innovazione in ambito imprenditoriale, che, tra le altre cose, devono garantire un ampio accesso ai dati.

La digitalizzazione sta trasformando i processi di innovazione, riducendo i costi di produzione, promuovendo l’innovazione collaborativa e aperta, rendendo indistinte innovazione della produzione o dei servizi e, in generale, sta accelerando i cicli di innovazione. I dati sono diventati uno dei principali input per le attività innovative e molte innovazioni sono incorporate nei software e nei dati. Questo incide sulle misure di sostegno all’innovazione in ambito imprenditoriale, che, tra le altre cose, devono garantire un ampio accesso ai dati.

Tutti i campi di ricerca stanno utilizzando volumi sempre maggiori di dati digitali, diventando sempre più data‑intensive. Il miglioramento dell’accesso ai dati promette numerosi vantaggi, tra cui nuove rivoluzioni scientifiche, meno duplicazioni e migliore riproducibilità dei risultati di ricerca, fiducia rafforzata nella scienza e maggiore innovazione. I Governi hanno un ruolo da svolgere in questo caso, per aiutare la scienza a gestire le sfide della open science, con diversi approcci: garantendo trasparenza e fiducia tra la comunità dei ricercatori e la società in generale, favorendo la condivisione dei dati, al di là delle frontiere nazionali e tra le diverse discipline e garantendo riconoscimenti e premi per incoraggiare i ricercatori alla condivisione

L'IA e l'apprendimento automatico (machine learning) possono aumentare la produttività della scienza, consentire nuove forme di scoperte scientifiche e migliorare la riproducibilità. Rispetto agli scienziati umani, i sistemi di IA hanno punti di forza e di debolezza diversi e dovrebbero svolgere un ruolo complementare, rispetto alla ricerca umana. Tuttavia, numerose sfide ostacolano un uso diffuso dell’IA nelle discipline scientifiche, quali la necessità di trasformare e trasporre i metodi di IA per operare in condizioni difficili e variabili, le preoccupazioni per la scarsa trasparenza di processi decisionali basati sull’apprendimento automatico, l’offerta limitata di corsi d’istruzione e di formazione nel campo dell'IA I e il costo delle risorse computazionali per le ricerche di avanguardia nel campo dell’IA.

Le politiche e la governance in materia di STI sono sempre più mirate.

In conformità con gli obiettivi di sviluppo sostenibile (OSS), i governi stanno tentando di riorientare il cambiamento tecnologico dalle traiettorie esistenti verso tecnologie più vantaggiose, dal punto di vista economico, sociale e ambientale e di stimolare gli investimenti privati nel settore STI, secondo questo orientamento. Tale cambiamento ha dato slancio a una nuova era di politiche STI finalizzate, con Governi che cercano di collaborare a più stretto contatto con il settore imprenditoriale e la società civile, per orientare la scienza e la tecnologia verso obiettivi ambiziosi e pertinenti dal punto di vista sociale.

Tuttavia, le tendenze attuali della spesa pubblica per la ricerca e sviluppo (R&S) potrebbero non essere commisurate alle corrispondenti ambizioni e sfide, delineate nelle misure d’intervento finalizzate (mission‑oriented). Dal 2010, la spesa governativa per la R&S nell’insieme dell’area dell’OCSE e di quasi tutti i Paesi del G7 è rimasta sostanzialmente identica o è diminuita, non solo in termini assoluti e in relazione al PIL, ma anche in percentuale della spesa pubblica totale. Tra il 2009 e il 2016, la quota del governo nel finanziamento totale della R&S, è diminuita di 4 punti percentuali (dal 31% al 27%) nell’area dell’OCSE. Sebbene in molti Paesi questa diminuzione sia stata compensata da un aumento dei crediti d'imposta per la ricerca e lo sviluppo, i Governi potrebbero ancora incontrare difficoltà ad orientare le attività di ricerca e innovazione nella direzione strategica auspicata.

Nel settore della scienza e dell’innovazione restano altresì squilibri di genere significativi, in un momento in cui la necessità di diversità nella forza lavoro riveste un carattere di urgenza, per far fronte agli obiettivi di sviluppo sostenibile (OSS). Questi divari sono in gran parte riconducibili a fattori strutturali profondamente radicati, tra cui stereotipi di genere e percorsi professionali nel mondo della ricerca, difficili da conciliare con una vita di famiglia. La maggior parte dei Paesi ha incluso la diversità di genere tra gli obiettivi chiave dei Piani nazionali di STI. Tuttavia, le iniziative dei poteri pubblici restano frammentate ed è necessario adottare un approccio più strategico e più sistemico volto a politiche di lungo termine.

I Governi potrebbero trarre beneficio dall’adozione di tecnologie digitali nell’ideazione, nell’applicazione e nel monitoraggio delle politiche STI. Strumenti come i big data, gli standard di interoperabilità e il processamento del linguaggio naturale (natural‑language processing ‑NLP) possono fornire ai Governi dati più granulari ed appropriati per sostenere la formulazione e l’ideazione delle politiche. Collegando differenti dataset, questi strumenti possono trasformare la base fattuale delle politiche scientifiche, tecnologiche e dell’innovazione (STI) e aiutare a dimostrare le relazioni tra la spesa per la scienza e l’innovazione e i risultati reali. Tuttavia, l’azione di monitoraggio del contributo della scienza, della tecnologia e dell’innovazione agli obiettivi globali e multidimensionali di sviluppo sostenibile (OSS) resta un compito difficile e richiederà nuovi sviluppi nel campo delle statistiche e degli indicatori.

© OECD

Traduzione a cura della Sezione linguistica italiana.

La riproduzione della presente sintesi è autorizzata sotto riserva della menzione del Copyright OCSE e del titolo della pubblicazione originale.

Le sintesi sono traduzioni di stralci di pubblicazioni dell’OCSE i cui titoli originali sono in francese o in inglese.

OECD

Il testo integrale in lingua inglese è disponibile online sul sito OECD iLibrary!

© OECD (2018), OECD Science, Technology and Innovation Outlook 2018, OECD Publishing.
doi: 10.1787/sti_in_outlook-2018-en

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